“Una foto, un racconto”. I GIOIELLI DELLA SALINA

 

Quarto appuntamento con  la rubrica “Una foto, un racconto” di Luigi De Vivo.

Oggi vivremo la bellezza e la poesia dei gioielli della Salina dei Monaci.

Buona Salina a tutti!

Foto di Luigi De Vivo

La Salina dei Monaci, situata nei pressi di Torre Colimena, si sviluppa lungo il litorale e nell’entroterra del comune di Manduria (TA).

Trattasi di una laguna retrodunale, aperta al mare tramite un canale artificiale; l’acqua è bassa e il fondale limoso. Attualmente fa parte del sistema di riserve regionali orientate, instituite dalla Regione Puglia. Per le sue caratteristiche, ospita, da ormai alcuni anni, molte specie di uccelli sia migratori che stanziali e particolarmente una piccola colonia di fenicotteri rosa.  Questi uccelli sono perfettamente adattati a vivere in estensioni di acque salmastre, aperte e poco profonde, che abbiano la presenza di estuari o isolotti. In Italia si stima che ci siano circa 14.000 fenicotteri suddivisi in nove siti nidificanti.

Questi animali  in parte  sono sedentari e in parte si spostano durante l’anno a seconda delle condizioni ambientali e trofiche. I trasferimenti seguono una strategia piuttosto complessa perché bisogna considerare il motivo per cui si spostano (dispersione giovanile, dispersione degli adulti dopo la riproduzione, migrazione prima della riproduzione, nomadismo). In Italia le presenze più consistenti si registrano nel periodo tra ottobre e dicembre.

L’ambiente della Salina dei Monaci conta anche fino a più di 200 esemplari che compaiono all’inizio dell’autunno; la maggior parte non vi si stabilizza, ma un buon numero (dai 50 ai 70) si trattiene fino alla primavera inoltrata.

Uno studio effettuato dal dott. Patrizio Fontana durato tutto il 2016 e in fase di pubblicazione, ha messo in evidenza che i fenicotteri hanno provenienze diverse: le osservazioni degli animali inanellati hanno permesso di stabilire che i fenicotteri ospiti della Salina provengono dalla Francia (Camargue), Spagna, Montenegro, Nord Africa (Marocco e Tunisia), e Italia (Sardegna, Sicilia, Valli di Comacchio, Toscana, Veneto). Ciò dimostra che il sito rappresenta un crocevia importante per la sosta di questi animali, trovando essi condizioni trofiche in effetti favorevoli. Inoltre, la presenza di un isolotto naturale al centro della laguna, potrebbe far sperare che il sito possa diventare anche nidificante, cosa peraltro già avvenuta qualche anno fa, con la costruzione di alcuni nidi poi abbandonati probabilmente a causa del disturbo antropico, (nota dolente viste la piccole dimensioni della laguna).

La Salina dei Monaci con la presenza dei fenicotteri è senz’altro un motivo di interesse e di richiamo per località come Torre Colimena che ha nella salina un aspetto paesaggistico di pregio, del tutto trascurato in passato.

Personalmente, ho cominciato a fotografare i fenicotteri parallelamente allo smantellamento della strada litoranea che tagliava in due la salina, e con la contestuale istituzione dell’area protetta. Tali elementi, hanno fatto si che si creasse un ambiente più tranquillo e idoneo per questi uccelli, i quali hanno beneficiato dello specchio d’acqua sempre di più come luogo di sosta.

Il mio primo avvistamento è stato amore a prima vista.

Fotografare i fenicotteri non presenta grosse difficoltà: bisogna conoscere le abitudini degli animali e i tempi; come ho già detto, i periodi migliori sono subito dopo la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

E’ sufficiente un buon teleobbiettivo che consenta di posizionarsi alla giusta distanza per non spaventarli, e con un po’ di pazienza, in questo modo si potranno realizzare immagini davvero suggestive.

Luigi De Vivo

 

http://www.luigidevivo.com

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Ileana Tedesco

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