“Una foto, un racconto”. Autunno Mediterraneo di Luigi De Vivo

Foto di Luigi De Vivo

La nostra Macchia non regala i colori caldi e smorti delle faggete appenniniche, ma le atmosfere sono simili.

Il bosco in autunno, anche se sempre verde, è avvolto dalle prime nebbie, il silenzio, il profumo del terreno umido, tutti i sensi sono coinvolti quando ci si addentra nel folto della macchia o nel bosco mediterraneo.

Personalmente amo molto l’autunno, gli spunti fotografici sono veramente tanti, e anche se un po’ inflazionati non mi stanco mai di produrre scatti che evochino la malinconia di questa stagione.

Il Bosco dei Cuturi, a pochi chilometri da Manduria sulla strada per San Pietro in Bevagna, è un “relitto” della cosiddetta grande foresta Oritana che occupava in tempi remoti le attuali province di Brindisi, Taranto e parte di quella di Lecce. Le specie arboree più rappresentate erano il leccio, la quercia da sughero, il fragno, il carrubo, l’olivastro;  con un sottobosco non molto vario ma intricato, molto intricato, negli intrecci di piante lianose come la Smilax o la Clematis, formazioni vegetali che tradiscono l’origine subtropicale; Immagino la difficoltà nel muoversi in questo ambiente, all’ombra perenne di imponenti querce, e qui nascosti tra il fogliame occhi che scrutavano sicuri di non essere visti, gli occhi di animali scomparsi da tempo immemorabile. Con il tempo, la mano dell’uomo ha trasformato questo habitat primigenio, con il taglio e il fuoco ha fatto spazio a pascoli, ai coltivi, assoggettando piante selvatiche come l’ulivo, ha costruito  centri abitati, è stato il cosiddetto progresso, la foresta ha lasciato il posto alla macchia, estremo tentativo delle piante di ricostituire l’antico bosco, selvaggio e misterioso, ma non sarà mai più possibile…

Ora ciò che rimane è il relitto di una wilderness, la Murgia Tarantina con i boschi di Orimini e le Pianelle, il Bosco dei Cuturi e Rosamarina, luoghi che ora sono patrimonio naturale e culturale da proteggere a tutti i costi. 

Luigi De Vivo

http://www.luigidevivo.com